I BAMBINI "DIFFICILI" AL TEMPO DEL COVID-19




di Livia Giovannetti


I genitori di bambini con difficoltà psichiatriche e comportamentali hanno pagato a caro prezzo questa quarantena: a seguito della chiusura di scuole e centri specializzati, gran parte delle attività adibite a seguire i bambini con bisogni speciali sono state interrotte; ormai da quasi due mesi i genitori si sono ritrovati a dover ricostruire per i loro figli una nuova routine, priva di attività fisica, di socializzazione, della scuola e di tutte quelle abitudini che i bambini avevano consolidato.


Questo articolo intende raggiungere, con alcuni consigli, quei genitori che si sono ritrovati a dover gestire all’interno delle quattro mura, con le sole proprie forze, la frustrazione di bambini "difficili". Sono bambini con iperattività, impulsività, emotività disregolata e comportamenti aggressivi, che non potendo sfogare la propria energia soffrono di un’amplificazione dei propri sintomi. Inoltre i loro problemi di concentrazione portano anche ad una difficoltà nel sostenerli nella didattica online.


Già in una normale quotidianità I bambini con problematiche di questo tipo faticano nel restare fermi e rispettare le regole; nella situazione attuale, le difficoltà comportamentali devono essere gestite quasi esclusivamente dal genitore, il quale anche nei casi in cui sia già consapevole delle difficoltà del proprio figlio, è anch’egli sotto forte stress.


Oltre ad accogliere e contenere gli aspetti emotivi dei bambini, è importante stabilire una nuova routine e nuove regole di casa di questo momento, chiare e comprensibili, oltre a degli orari fissi. È fondamentale coordinarsi in casa e mantenere un clima stabile ma sereno.


Una grande difficoltà, in questo periodo, è gestire la didattica online; non è facile controllare tutti i giorni che i bambini partecipino alle lezioni e mandino in tempo i compiti, ma un aiuto che i genitori possono dare è regolare l’ambiente di studio e dare dei ritmi precisi alla giornata “lavorativa”. Può essere di grande aiuto che il bambino abbia il suo spazio per la didattica dove tenga tutti i materiali in ordine e che abbia degli orari precisi, scanditi da tempistiche predefinite per lo svolgimento di qualsiasi attività.


Inoltre è fondamentale intervallare la didattica con pause brevi ma frequenti, precedentemente stabilite, di cui andrà controllata la durata, ma anche le attività. È bene infatti limitare l’utilizzo dei video giochi, anche nelle pause, in quanto portano ad iperattivazione poi difficile da contenere.

Un altro accorgimento è quello di ridurre gli stimoli che possano provocare disattenzione e iperattività, anche nel materiale didattico, tenendo sul tavolo dove il bambino studia solo i materiali strettamente necessari e controllando l’utilizzo che fa del computer.


Per quanto riguarda la socialità, è importante non portare il bambino ad isolarsi e tenere attivo il contatto con i compagni, mettendosi d’accordo con gli altri genitori per organizzare videochiamate o telefonate. I bambini sentono l’isolamento sociale quanto se non più di noi adulti, e la difficoltà di comprendere la situazione mondiale che lo necessita rende loro questo isolamento ancora più difficile da accettare.


Non scoraggiatevi. È fisiologico perdere la pazienza e sentirsi abbandonati nella gestione di una situazione difficile. Tuttavia lavorare per costruire un nuovo equilibrio interno alla vostra casa può non solo migliorare la situazione pratica nella vita dei vostri figli, ma anche il vostro umore: vi sentirete più in controllo degli eventi e più in grado di vivere serenamente la vita di tutti i giorni con il vostro bambino.

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