"PERCHE' SCELGO SEMPRE LA PERSONA SBAGLIATA?"


di Margherita Castagna


Nella relazione di coppia possono innescarsi delle DINAMICHE DISFUNZIONALI che portano a conflitto, insoddisfazione e malessere, talvolta anche a sintomi di vario tipo, credenze disfunzionali, o situazioni più gravi e di violenza. Queste relazioni ci dicono però molto su noi stessi.
 

Le modalità tipiche con cui investiamo in una relazione sono infatti modalità apprese nel tempo. Quando ci si ritrova sempre davanti allo stesso tipo di relazione disfunzionale, ad esempio, si parla di un “richiamo inconscio”. Si ricerca inconsciamente quello stesso tipo di relazione, come tentativo di riparazione della nostra esperienza primaria. Le relazioni primarie sono infatti quelle con i propri caregivers (chi si è preso cura di noi nell’infanzia, generalmente i genitori), sulle quali si sono strutturati i nostri schemi relazionali.

In base a queste prime relazioni infantili e alle ferite che possono averci procurato, il nostro
inconscio generalmente ci ripropone nella relazione di coppia uno scenario simile, in cui si ricerca un oggetto d’amore col quale curare quella ferita, con cui cambiare il finale della nostra storia antica, ma che inevitabilmente, partendo dalle stesse premesse, ci porta allo stesso risultato. Quello che si genera è una continua RIPETIZIONE della stessa storia. Ricercheremo una persona rispetto ai nostri primi oggetti d’amore, in parte per similitudine in parte per contrasto, desiderando che riesca ad amarci, a vederci, e ogni volta ci ritroveremo sempre davanti ad una persona che, avendo quelle simili problematiche, non può esaudire i nostri desideri di amore, creando solo frustrazione e senso di sconfitta.
 

La riproposizione di una relazione disfunzionale viene chiamata in psicoanalisi ripetizione del trauma. Il trauma, o la scena relazionale iniziale viene ripetuta come un estremo tentativo di superarla. Nella sua ripetizione non si giunge però mai ad un effettivo superamento o riparazione, ma si attualizza una VECCHIA GUERRA CON UN NUOVO NEMICO. Si combatte senza sosta la battaglia per l’amore. Si rimettono in atto le solite modalità, in quanto sono le uniche che conosciamo, e davanti ad un nuovo ostacolo, invece di cercare strategie nuove tendiamo ad irrigidire ancora di più i nostri antichi
schemi, le nostre difese.
 

Il circolo vizioso potrà essere superato solo quando si romperà lo schema, prendendo
consapevolezza di esso. Non basterà una sua conoscenza razionale, ma una consapevolezza globale, che implica un diverso sentire. In questo può giocare un ruolo fondamentale la relazione TERAPEUTICA, nella quale si riattualizzano le solite modalità, nel cosiddetto transfert. Attraverso la rivelazione di quest’ultimo e la sua elaborazione, si può assumere la consapevolezza di un tipo di relazione diversa, realmente riparativa.
 

È importante riconoscere le proprie modalità di funzionamento e di lettura di sé e degli altri, che spesso ci distorcono la realtà e ci creano malessere. Questa presa di consapevolezza è uno dei tanti effetti della psicoterapia, che intende portare ad una visione più ampia e complessa nei confronti di noi stessi e dell’altro.

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